Avevo già incontrato i Totale Apatia trovandomi a recensire su queste stesse pagine l’ E.P. d’ esordio “Cavie” e come in quella occasione ribadisco una mia certa avversione verso il punk e il rock cantato in lingua italiana, ma allo stesso tempo non posso nascondere un sostanzioso apprezzamento per l’impegno con il quale i tre bresciani riescono a distaccarsi da precisi clichè per creare un proprio sound capace di spaziare tra diversi generi: punk rock melodico, ska, rock, pop e hardcore. Non penso sia un giudizio troppo azzardato considerare questo CD come una sorta di “Viaggio Senza Vento” mirato al punk. Infatti proprio come il succitato e famosissimo disco dei Timoria anche il primo full-lenght marchiato Totale Apatia è un concept che attraverso diciotto canzoni racconta la storia di Tanai, giovane anticonformista e disadattato che si trova a combattere contro i mille problemi dell'esistenza per poi finire inevitabilmente escluso dal sistema fino a sprofondare in una tremenda solitudine rischiarata esclusivamente dalla propria unica e vera passione, ovvero la musica. La stessa band informa con la propria bio che "Il Sentiero Da Trovare" rappresenta la storia di nessuno o la storia di chiunque. Certo, concordo pienamente! Suante volte tutte le nostre convinzioni, i nostri punti fermi, le nostre aspirazioni e i nostri sogni sono stati spazzati via da un'uragano chiamato destino, imprevisto o sfortuna? Ed è proprio nell'istante in cui si tocca il fondo che si inzia a distinguere chiaramente, con precisione chirurgica, quello che nella nostra vita non può mancare, e così non mi posso stupire se da questa riflessione ne esce la musica come unico elemento fisso. Solo chi crede sino in fondo nella musica avrà sempre il coraggio di rialzarsi, di sbattere la faccia contro la tempesta, magari senza conoscere il risultato di questa guerra senza fine, ma in ogni modo degno di tenere lo sguardo alzato sia esso vincitore o perdente. La storia di Tanai, questa immensa odissea, è il veicolo con il quale i Totale Apatia si scagliano contro gli aspetti di questa società, capace di tritare l'essere umano che non vuole diventare un manichino mosso da un pugno di verdoni. Sopra a tutti gli episodi mi sento di citare con lode il brano “Giornalista Punk”, introdotto da un resoconto televisivo sui celeberrimi "Tre giorni del chaos di Hannover", e capace di scagliarsi contro l'omologazione, la repressione e la demonizzazione operata dai mass media. Il tutto è supportato da un suono compatto, piacevoli melodie e ottima padronanza strumentale. Se Derozer, Punkreas, etc. sono fra i vostri ascolti preferiti e i loro CD sono in rotazione continua sul vostro stereo allora "Il Sentiero Da Trovare" fa sicuramente al vostro caso! Esprimo così i miei complimenti sia ai Totale apatia che alla attiva etichetta nostrana P.O.T.A. Records!

Recensione realizzata da Roberto Barisone